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Domenica Feb 21 2021 06:49
18 min
In attesa della prossima settimana, osserviamo la fiducia dei consumatori statunitensi muoversi su un terreno instabile, nonostante l’arrivo di ulteriori stimoli. Inoltre, anche l’aumento dei rendimenti avrà probabilmente grandi implicazioni per i mercati. Altrove, l’economia della Nuova Zelanda sembra rafforzarsi in vista delle dichiarazioni sui tassi di interesse della Reserve Bank of New Zealand, mentre Airbnb è in cima ai rapporti delle aziende a grande capitalizzazione la prossima settimana con la sua prima rendicontazione degli utili come società quotata in borsa.
La fiducia dei consumatori statunitensi non sembra così alta
In vista dei dati ufficiali sulla fiducia dei consumatori statunitensi che saranno pubblicati la prossima settimana, sembra che finora la fiducia dei consumatori a febbraio sia in calo.
I dati preliminari hanno rivelato una contrazione della fiducia dei consumatori stilato dall’Università del Michigan: da una lettura di 79,0 per il mese di gennaio il valore è sceso a 76,2 a febbraio, mentre le previsioni stimavano un valore attorno a 80,5-80,8.
Le famiglie a basso reddito, cioè quelle con un reddito annuo pari o inferiore a 75.000 USD, sembrano guidare il sentiment al ribasso. Solo il 23% delle famiglie in questo gruppo ha dichiarato che le proprie finanze sono migliorate dal 2014, e il 71% ha affermato di aver guadagnato con il proprio reddito.
La cosa interessante, secondo il direttore del sondaggio Richard Curtain, è che la fiducia dei consumatori è calata rispetto al mese precedente, nonostante Joe Biden abbia lavorato al più importante tra tutti i pacchetti di stimolo. Sono infatti in arrivo 1,9 bilioni di USD di aiuti, che metteranno almeno 1.400 USD nelle tasche dei consumatori statunitensi, oltre ad altri pacchetti di aiuti per le piccole imprese. Nel dicembre 2020 sono stati inoltre erogati 900 miliardi di USD a favore delle famiglie a basso reddito.
Gli aiuti sono in arrivo, ma al momento il sentiment dei consumatori sembra essere in una fase di stallo.
I tassi e le azioni reagiscono all’incremento dei rendimenti
Con il calo dei tassi, i rendimenti sono aumentati, il che potrebbe avere conseguenze per classi di attività come i futures, le azioni e forse anche le criptovalute.
Martedì scorso, i rendimenti del Tesoro hanno segnato il maggiore rialzo da 3 mesi a questa parte. I titoli a 10 anni sono cresciuti di 9 punti base, raggiungendo il massimo da febbraio sopra l’1,3%.
Come il nostro Analista Capo di Mercato Neil Wilson ha commentato in precedenza, in questo caso ci sono alcuni fattori importanti che determinano impulsi inflazionistici, in particolare:
Le borse europee stanno perdendo terreno, con le preoccupazioni sui tassi di interesse che alimentano il pensiero degli investitori colti alla sprovvista dalla rapidità con cui i rendimenti assoluti cambiano. L’inflazione nel Regno Unito è passata dallo 0,6% di dicembre allo 0,7% di gennaio, a causa dell’aumento dei prezzi quelli dei mobili e dei prodotti per la casa, dei ristoranti e degli hotel, del cibo e dei trasporti.
Anche l’oro si è indebolito a causa dei rendimenti più elevati.
In sostanza, anche questo è un elemento di cui tenere traccia, oltre all’aumento dei rendimenti e alle implicazioni nel mondo degli investimenti e della finanza.
L’annuncio della Reserve Bank of New Zealand sui tassi di interesse: nessun cambio di rotta sul fronte neozelandese
La Reserve Bank of New Zealand (RBNZ) presenterà la sua dichiarazione sui tassi di interesse la prossima settimana, e ci si aspetta che non siano in arrivo importanti cambiamenti.
L’economia neozelandese è stata una di quelle più resilienti nell’anno della pandemia. Le misure lockdown decise e rigorose, assieme al controllo delle frontiere, hanno limitato i danni causati dal Covid-19, e la Nuova Zelanda si è trovata così in una posizione economica migliore del previsto.
Il dollaro neozelandese (NZD) ha vissuto un eccellente 2020, facendo passi da gigante rispetto alla sterlina, all’euro e al dollaro USA, reagendo bene ad una prima metà dell’anno turbolenta e che aveva visto una forte svendita.
Ora ci si aspetta che in Nuova Zelanda non ci sia bisogno di ulteriori stimoli all’economia. I commentatori ritengono inoltre che non saranno adottati tassi negativi nemmeno dalla banca centrale della Nuova Zelanda.
Australia New Zealand Banking Group, uno dei principali istituti di credito del paese, non prevede una variazione dei tassi da parte della RBNZ, in parte a causa della forza dell’NZD, ma anche perché anche il mercato del lavoro del paese è in una buona salute.
Il tasso di occupazione in Nuova Zelanda è sceso al 4,9% nell’ultimo trimestre, in modo piuttosto inaspettato, con la sottoutilizzazione del lavoro in alcuni settori chiave anch’essa in calo. Gli stimoli del governo in alcune aree dell’economia stanno aiutando a coprire le carenze in altre, il che rappresenta un vantaggio sia per i datori di lavoro, che per i lavoratori, ma anche per l’economia nel suo insieme. Anche le esportazioni si sono mantenute su livelli soddisfacenti.
Sostanzialmente, le prospettive a breve termine sono ancora buone per la Nuova Zelanda. Alcuni prevedono che i tassi di interesse di riferimento inizieranno a salire nel 2024. L’inflazione dovrebbe salire al 2,5% entro giugno, ma potrebbe ridursi allo 0,8% l’anno prossimo. Pur tenendo d’occhio la Nuova Zelanda, sarebbe poco saggio aspettarsi una massiccia revisione della politica monetaria nelle dichiarazioni della prossima settimana.
I primi guadagni di Airbnb come società quotata in borsa
Airbnb ha iniziato ad essere quotata a dicembre 2020 e farà la sua prima rendicontazione degli utili agli investitori come azienda quotata in borsa il 25 febbraio.
Ovviamente, gli eventuali guadagni dovranno essere filtrati sotto la lente della pandemia. Secondo la sua dichiarazione S1, i volumi di prenotazione lordi di Airbnb sono calati del 39% su base annua nel 2020, per un totale di 18 miliardi di USD, mentre i ricavi sono diminuiti del 32% per un totale di 2,5 miliardi di USD nei primi 9 mesi del 2020. I lockdown obbligatori hanno avuto luogo in economie chiave come gli Stati Uniti, l’Unione Europea e il Regno Unito ad aprile 2020, con un blocco dei viaggi dei cittadini.
Tuttavia, Airbnb gode di un riconoscimento del marchio notevole, che potrebbe aiutare le sue azioni e le sue attività a fare meglio dei competitor. La sua capitalizzazione di mercato di circa 120 miliardi di USD supera i suoi rivali per le vacanze online come Expedia (22 miliardi di USD), Tripadvisor (5 miliardi di USD) e persino Booking.com (91 miliardi di USD). Le quotazioni sono rimaste relativamente stabili, e sono scese solo del 2% durante la pandemia con 5,6 milioni registrati a settembre 2020 contro i 5,7 milioni di dicembre 2019.
I soggiorni a lungo termine (cioè le prenotazioni di più di 28 giorni) sono scesi solo del 13% su base annua ad aprile 2020, che tradizionalmente è il mese peggiore per le prenotazioni alberghiere, ma hanno mostrato una crescita annuale tra maggio e settembre.
Un’opportunità di mercato prevista da 3,2 bilioni di USD potrebbe far sì che gli investitori continuino a contare su Airbnb. Stando ai commentatori, Airbnb ha un fortissimo potenziale nelle sue tre offerte chiave:
Inoltre, Airbnb ha avuto 247 milioni di ospiti nel 2019, pari al 3,8% dei 6,5 miliardi stimati di viaggi con soggiorno pagati in tutto il mondo quell’anno. Se riuscisse a catturare solo il 10% del mercato potenziale, Airbnb potrebbe guadagnare 340 miliardi di dollari in vendite all’anno.
Questa sarà una sessione di comunicazione degli utili a dir poco interessante. Saremo in grado di registrare l’impatto della pandemia su Airbnb e di capire se ha delle basi abbastanza solide per resistere alla tempesta in corso.
Le prospettive potrebbero essere già buone. La fiducia degli investitori sembra essere elevata. Le azioni di Airbnb sono cresciute del 200% dopo essere state quotate in borsa, e il 15 febbraio sono state scambiate attorno ai loro valori massimi.
Date | Time (GMT) | Currency | Event |
Tue Feb 23 | 3.00pm | USD | CB Consumer Confidence |
Wed Feb 24 | 1.00am | NZD | Official Cash Rate |
1.00am | NZD | RBNZ Monetary Policy Statement | |
1.00am | NZD | RBNZ Rate Statement | |
1.00am | NZD | RBNZ Press Conference | |
3.30pm | USD | US Crude Oil Inventories | |
Thu Feb 25 | 1.30pm | USD | Prelim GDP Q/Q |
3.30pm | USD | US Natural Gas Inventories |
Date | Company | Event |
Mon 22 Feb | Berkshire Hathaway | Q4 2020 Earnings |
Palo Alto Networks | Q2 2021 Earnings | |
Tue 23 Feb | Home Depot | Q4 2020 Earnings |
Square | Q4 2020 Earnings | |
HSBC | Q4 2020 Earnings | |
Thomson Reuters | Q4 2020 Earnings | |
Wed 24 Feb | NVIDIA | Q4 2021 Earnings |
Lowe’s | Q4 2020 Earnings | |
Royal Bank of Canada | Q1 2021 Earnings | |
Budweiser | Q4 2020 Earnings | |
National Bank of Canada | Q1 2021 Earnings | |
Puma | Q4 2020 Earnings | |
Thu 25 Feb | Salesforce | Q4 2021 Earnings |
Airbnb | Q4 2020 Earnings | |
Vale | Q4 2020 Earnings | |
Toronto-Dominion Bank | Q1 2021 Earnings | |
Moderna | Q4 2020 Earnings | |
Bayer | Q4 2020 Earnings | |
Dell | Q4 2021 Earnings | |
HP | Q1 2021 Earnings | |
Etsy | Q4 2020 Earnings | |
Telefonica | Q4 2020 Earnings | |
Fri 26 Feb | Deutsche Telekon | Q4 2020 Earnings |
BASF | Q4 2020 Earnings |