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Questa settimana ci sarà una vera e propria sovrabbondanza di rapporti sui big data dagli Stati Uniti. Vengono rilasciati due importanti indicatori dell’inflazione, vale a dire i dati dei prezzi al consumo (CPI) e di quelli alla produzione (PPI), insieme ai dati del commercio al dettaglio per quello che solitamente è un periodo d’oro per quanto riguarda la spesa dei consumatori.

I prezzi dell’indice dei prezzi al consumo continuano a fremere negli Stati Uniti d’America

Il primo dei dati degli Stati Uniti di questa settimana sarà quello relativo all’inflazione dell’indice dei prezzi al consumo. Il rapporto, che mostrerà le cifre relative al mese di dicembre 2021, è in arrivo mercoledì pomeriggio.

Sappiamo già che l’inflazione sta salendo. La domanda ora è quanto in alto continuerà a salire.

Secondo il rapporto di dicembre, a novembre l’indice CPI è cresciuto al ritmo più veloce da quasi 40 anni a questa parte. L’aumento dei prezzi di beni di prima necessità come cibo e benzina ha determinato un aumento del 6,8% su base annua.

I prezzi dell’energia sono particolarmente al centro dell’attenzione, visto l’aumento del 33% nel 2021. Gli alti prezzi della benzina al dettaglio hanno persino indotto il presidente Biden ad attingere alle riserve strategiche di petrolio degli Stati Uniti nel tentativo di abbassare i prezzi.

Il WTI, principale benchmark del petrolio greggio statunitense, ha registrato guadagni significativi all’inizio del 2022, perciò gli effetti dell’apertura di Biden non si vedono ancora.

Se si escludono i prezzi volatili di cibo ed energia, l’indice CPI core è aumentato del 4,9% rispetto a un anno fa, ai nuovi massimi da 30 anni.

Gli elevati livelli dell’inflazione hanno finalmente forzato la mano della Fed, che sta accelerando il suo programma di acquisto di obbligazioni che dovrebbe concludersi entro marzo di quest’anno. Dopodiché, potrebbero essere previsti fino a tre rialzi dei tassi nel corso dell’anno.

L’indice PPI negli USA rispecchia la crescita dei prezzi al consumo

Gli indicatori dell’inflazione sono forti e in rapido arrivo questa settimana. I prossimi sono i dati dell’Indice dei prezzi alla produzione, che riguardano il mese di dicembre.

Come per l’indice dei prezzi al consumo, anche nel settore dell’ingrosso i prezzi sono in crescita. Il rapporto di dicembre, che analizzava i dati di novembre 2021, aveva mostrato un aumento annuo del PPI del 9,6%. Si è trattato dell’aumento più veloce mai registrato a novembre.

L’indice PPI core, che esclude ancora una volta i prezzi all’ingrosso di cibo ed energia, ha evidenziato una scioccante crescita del 6,9%. Si è trattato di un altro record, anche se va sottolineato che la registrazione delle statistiche principali e code risale rispettivamente al 2010 e al 2014.

Ciò dimostra solo che l’inflazione la sta ancora facendo da padrona nell’economia statunitense, nonostante la ripresa post-pandemia in corso (o almeno così era alla fine del 2021).

È probabile che in futuro vedremo prezzi dei fattori di produzione più alti. I problemi alla logistica e i rallentamenti nelle forniture provocati dalla pandemia stanno ancora pesando in maniera determinante sui costi all’ingrosso. I prezzi delle materie prime e dei beni di prima necessità sono ancora alti.

Tali prezzi elevati, insieme alla ripresa della domanda e della spesa, che erano stata represse in precedenza, hanno creato la tempesta inflazionistica perfetta durante la pandemia. Probabilmente continueremo ad assistere a questo fenomeno per una parte del 2022.

Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti aumentano il ritmo

I dati ufficiali del governo sulle vendite al dettaglio negli Stati Uniti completano i dati chiave della settimana.

Stando ai primi rapporti di Mastercard, le cose stavano migliorando a dicembre, dopo un novembre più sommesso.

Mastercard Spending Pulse, il periodico mensile sul mercato al dettaglio del marchio, mostra un aumento annuo dell’8,5% nelle vendite al dettaglio nel periodo che ha preceduto il Natale del 2021. Le vendite online sono aumentate dell’11% nel periodo in esame, dal 1 novembre al 25 dicembre.

“I clienti sono stati ansiosi di assicurarsi i regali prima della corsa agli acquisti, con le speculazioni legate ai problemi alla catena di approvvigionamento e dell’offerta di manodopera che non hanno fatto altro che spingere in massa i consumatori ai negozi online e in quelli fisici”, ha spiegato Steve Sadove, consulente senior di Mastercard ed ex CEO e Presidente di Saks Incorporated. “I consumatori hanno speso a piene mani per tutta la stagione, con il settore dell’abbigliamento e i grandi magazzini che hanno registrato una forte crescita, mentre gli acquirenti cercavano di mettere in mostra la loro parte migliore”.

I risultati principali del rapporto di Mastercard includono:

  • I consumatori hanno acquistato in anticipo. Proseguendo la tendenza chiave del 2020, i consumatori statunitensi hanno acquistato prima rispetto agli anni passati, poiché i rivenditori hanno offerto promozioni speciali sia all’inizio che più avanti nella stagione, mentre gli acquirenti si sono affrettati ad assicurarsi offerte di spedizione “garantite entro Natale”. Considerando l’espansione delle festività natalizie di Mastercard, le vendite al dettaglio totali sono aumentate dell’8,6%* su base annua nei 75 giorni tra l’11 ottobre e il 24 dicembre.
  • Il weekend del Ringraziamento è stato ancora una volta fondamentale. Il Black Friday ha segnato ancora una volta il giorno di maggior spesa delle festività natalizie del 2021. Durante il weekend del Ringraziamento, che va da venerdì 26 a domenica 28 novembre, le vendite al dettaglio negli Stati Uniti sono aumentate del +14,1% su base annua. Anche le vendite in negozio hanno visto un forte rialzo, con una crescita del +16,5% su base annua, mentre le vendite dell’e-commerce hanno comunque registrato una crescita sostenuta, con il +4,9% su base annua.
  • Le scatole più piccole hanno avuto un grande impatto. Sia che i consumatori stessero acquistando per sé stessi o per i propri cari, il settore della gioielleria ha registrato una delle crescite più forti su base annua e biennale.
  • Le vendite dell’e-commerce sono aumentate a dismisura. Durante le festività natalizie, l’e-commerce ha rappresentato il 20,9% delle vendite totali al dettaglio, rispetto al 20,6% nel 2020 e al 14,6% nel 2019. Questo canale di vendita continua a registrare una crescita elevata poiché i consumatori apprezzano la facilità di navigare e acquistare durante le vacanze nel comfort della propria casa.

US retail sales for Christmas 2021 via Mastercard spending pulse.

I principali dati economici

Date Time (GMT) Asset Event
Wed 12-Jan 1:30pm USD CPI m/m
  1:30pm USD Core CPI m/m
  15.30pm OIL US Crude Oil Inventories
  6:01pm USD 10-y Bond Auction
 
Thu 13-Jan 1:30pm USD PPI m/m
  1:30pm USD Core PPI m/m
  1:30pm USD Unemployment Claims
  15.30pm GAS US Natural Gas Inventories
  6:01pm USD 30-y Bond Auction
 
Fri 14-Jan 8:00am EUR German Prelim GDP q/q
  1:30pm USD Core Retail Sales m/m
  1:30pm USD Retail Sales m/m
  2:15pm USD Industrial Production m/m
  3:00pm USD Prelim UoM Consumer Sentiment

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