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Domenica Jan 16 2022 06:50
20 min
I dati più importanti della settimana sono quelli relativi all’inflazione britannica poiché tutti si domandano quanto sia in crescita. Ci attende anche una nuova serie di dati PMI che daranno una misura dell’impatto della variante Omicron. Siamo anche nella stagione degli utili, quindi ci sarà da prepararsi per un’ampia serie di resoconti sugli utili in arrivo a Wall Street.
Il primo della serie è il più recente resoconto relativo all’indice dei prezzi al consumo nel Regno Unito.
L’inflazione elevata segnalata nel rapporto di dicembre, che analizzava i dati di novembre, ha già forzato la mano della Banca d’Inghilterra. Il Monetary Policy Committee della Banca d’Inghilterra ha annunciato che verso la fine del 2021 i tassi sarebbero saliti allo 0,25%.
L’inflazione sta crescendo parecchio. Proprio come il rapporto statunitense della scorsa settimana, stiamo aspettando di vedere quanto è aumentata a dicembre 2021.
I dati di novembre hanno mostrato un aumento dell’indice CPI pari al 5,1% su base annua. Si tratta del livello più alto da dieci anni. Non si tratta di un dato così drastico come il livello dell’inflazione registrato negli Stati Uniti (ai massimi da 40 anni a questa parte), ma comunque è sufficiente per causare costernazione tra i politici della Banca d’Inghilterra.
L’aumento del 5,1% è infatti quasi il doppio del tasso target della Banca.
Le previsioni per il 2022 di una folta platea di commentatori e osservatori economici ritengono che l’inflazione dovrà ancora raggiungere il picco.
ING e Deutsche Bank, ad esempio, sostengono che raggiungeremo il picco di inflazione entro aprile, quando l’indice CPI principale raggiungerà il 6,5%. Dopodiché, la pressione sui prezzi dovrebbe iniziare a scendere, ma entro la fine dell’anno resterà ancora elevata, attestandosi al 4%.
Non è un bel quadro d’insieme. Una combinazione piuttosto tossica, data dal rallentamento della crescita e dall’elevata inflazione, significherà che il 2022 sarà probabilmente un anno difficile per l’economia del Regno Unito. I tassi potrebbero essere aumentati a un ritmo accelerato. Ma togliamoci il pensiero della lettura dell’indice CPI di questo mese prima di fare proiezioni economiche troppo aspre.
È la prima serie di dati PMI del 2021, con stime flash per l’UE e il Regno Unito in arrivo giovedì.
Le pressioni che l’UE ha affrontato a dicembre, con i dati attualmente più aggiornati disponibili, potrebbero non essere così forti come si pensava in attesa delle letture di gennaio.
Mentre i casi di Omicron sono alti nel continente, c’è la sensazione crescente che questa varietà non sia mortale come le altre. Potremmo passare dalla fase pandemica a quella endemica.
Ma, almeno a dicembre, le pressioni indotte dalla pandemia, insieme all’incertezza legata alla variante Omicron, hanno pesato in maniera piuttosto significativa sull’attività dell’Eurozona. La crescita è calata con un ritmo più rapido del previsto, fornendo la lettura più bassa da marzo 2021 alla stima flash complessiva.
A dicembre, l’indice IHS Flash Composite Purchasing Managers è sceso dai 55,4 punti di novembre a 53,4.
I problemi legati alla catena di approvvigionamento e alla logistica continuano a limitare la produzione industriale. Il PMI manifatturiero è sceso a 58,0 punti, il minimo da dieci mesi. Tuttavia, i servizi sono scesi ulteriormente, con l’indice che è passato dal 55,9 di novembre a 53,3.
Nel Regno Unito, il resoconto di dicembre era stato più o meno lo stesso: l’epidemia iniziale di Omicron aveva rallentato la crescita degli affari.
A dicembre, l’indice Flash Composite iniziale è sceso da 57,6 punti a 53,2. Si tratta di un dato probabilmente prevedibile, poiché il Regno Unito, così come l’UE, è stato coinvolto da un’ondata di panico legata alla variante Omicron.
Com’è ovvio, i servizi hanno registrato il calo più netto. Il crollo da 58,5 a 53,2 punti ha portato l’indice Services PMI al livello più basso da febbraio 2021.
“Le preoccupazioni legate alle prolungate restrizioni per la pandemia, e il conseguente impatto sulla fiducia delle imprese e dei consumatori, hanno avuto un’influenza negativa sulle aspettative di crescita per il 2022”, ha affermato IHS Markit.
Al contrario, la produzione manifatturiera è aumentata, con l’indice che è passato da 52,7 a 53,3 punti. Le aziende manifatturiere sono state leggermente più resilienti rispetto alle interruzioni dovute al COVID rispetto al settore dei servizi, ma bisognerà prestare attenzione a ulteriori colli di bottiglia nella logistica che potranno influire sulla crescita in futuro. Non siamo ancora fuori pericolo.
Cosa ci sarà da aspettarsi da questa prossima tornata di dati flash del Purchasing Manager Index? C’è la possibilità di vedere piccoli aumenti nella produzione manifatturiera, ma non ancora progressi di ampio respiro, poiché i problemi alla catena di approvvigionamento restano vivi sullo sfondo. La performance del settore dei servizi potrebbe continuare a diminuire, poiché sia l’UE che il Regno Unito continuano ad adeguarsi a Omicron.
Tecnicamente, la stagione è iniziata venerdì quando le grandi banche statunitensi hanno dato il via come da tradizione. JPMorgan, Wells Fargo e Citigroup dovrebbero iniziare la seduta, in quello che molto probabilmente sarà un altro trimestre robusto per le grandi banche.
Come afferma il nostro Chief Markets Analyst Neil Wilson: “Il 2021 è stato davvero definito da due cose: da un lato la distribuzione di accantonamenti per perdite su prestiti che rendono più luminosi i profitti, e dall’altro l’aumento dei ricavi delle banche di investimento. Nessuno presterà davvero troppa attenzione ai dati dell’ultimo trimestre: sappiamo già che andranno bene”.
Al momento della stesura di questo articolo, le banche non hanno ancora riferito.
Ciò nonostante, ci aspettiamo un altro trimestre eccezionale su tutta la linea per le aziende a grandissima capitalizzazione. La ricerca di FactSet prevede una crescita media degli utili del 21,3% per le aziende statunitensi che riferiscono a Wall Street questo trimestre. Se questo dato venisse confermato, sarebbe il quarto trimestre consecutivo di crescita degli utili.
Goldman Sachs, Morgan Stanley e Bank of America riportano questa settimana, insieme al primo titolo FAANG a farlo, vale a dire Netflix.
Assicurati di controllare il nostro calendario degli utili per sapere chi sta riferendo e quando durante questa stagione degli utili.
Continua a scorrere per vedere le società che riferiscono a Wall Street questa settimana.
Date | Time (GMT) | Asset | Event |
Mon 17-Jan | 2:00am | CNH | GDP q/y |
3:30pm | CNH | Retail Sales y/y | |
3:30pm | CAD | BOC Business Outlook Survey | |
Tue 18-Jan | Tentative | JPY | BOJ Outlook Report |
Tentative | JPY | Monetary Policy Statement | |
Tentative | JPY | BOJ Press Conference | |
10:00am | EUR | ZEW Economic Sentiment | |
10:00am | EUR | German ZEW Economic Sentiment | |
1:30pm | USD | Empire State Manufacturing Index | |
Wed 19-Jan | 7:00am | GBP | CPI y/y |
1:30pm | CAD | CPI m/m | |
1:30pm | CAD | Common CPI y/y | |
1:30pm | CAD | Median CPI y/y | |
1:30pm | CAD | Trimmed CPI y/y | |
3:30pm | OIL | US Crude Oil Inventories | |
Thu 20-Jan | 12:30am | AUD | Employment Change |
12:30am | AUD | Unemployment Rate | |
8:15am | EUR | French Flash Services PMI | |
8:30am | EUR | German Flash Manufacturing PMI | |
8:30am | EUR | German Flash Services PMI | |
9:00am | EUR | Flash Manufacturing PMI | |
9:00am | EUR | Flash Services PMI | |
9:30am | GBP | Flash Manufacturing PMI | |
9:30am | GBP | Flash Services PMI | |
1:30pm | USD | Philly Fed Manufacturing Index | |
1:30pm | USD | Unemployment Claims | |
3:00pm | USD | Existing Home Sales | |
3:30pm | GAS | US Natural Gas Inventories | |
4:00pm | USD | Crude Oil Inventories | |
Fri 21-Jan | 7:00am | GBP | Retail Sales m/m |
1:30pm | CAD | Core Retail Sales m/m | |
1:30pm | CAD | Retail Sales m/m |
Tue 18 Jan | Wed 19 Jan | Thu 20 Jan | Fri 21 Jan |
Bank of America Corp (BAC) | |||
Goldman Sachs Group Inc (GS) | Morgan Stanley (MS) | Netflix Inc (NFLX) | Schlumberger Ltd (SLB) |
Procter & Gamble (PG) |