La settimana che ci aspetta: I verbali del FOMC, la decisione della RBA e i guai di Deliveroo

Questa settimana saranno pubblicati i verbali dell’incontro del FOMC che ci daranno un approfondimento dall’interno sull’ultimo incontro della Fed. La Reserve Bank of Australia prenderà la sua decisione sul tasso di cassa, ma è probabile che non sia in arrivo nulla di sconvolgente. Anche Deliveroo entra nel trading incondizionato dopo un inizio traballante.

I verbali del FOMC pubblicati dopo la riunione conciliante di marzo

I verbali dell’incontro del FOMC tenutosi il 17 marzo verranno pubblicati questa settimana, a conferma del corso che Jay Powell e la Fed vogliono che l’economia statunitense segua quest’anno.

Secondo il punto di vista del nostro Chief Market Analyst Neil Wilson, la Fed sembra accontentarsi di far continuare a far funzionare l’economia quest’anno, senza grandi cambiamenti dal punto di vista politico all’orizzonte.

Al momento, sono le colombe a dettar legge nella Fed. I punti chiave della riunione della Fed di marzo sono:

• Nessun aumento fino al 2023. Quattro membri, rispetto ai diciotto precedenti, prevedono aumenti nel 2022, mentre sette li prevedono entro il 2023.
• L’inflazione sarà pari o superiore al 2% fino al 2023, compreso il 2,4% quest’anno, il 2% nel 2022 e il 2,1% nel 2023. Questa previsione secondo Neil è forse un po’ troppo moderata, e se l’inflazione inizierà a crescere in modo significativo oltre queste aspettative, allora ci saranno dei problemi, e i rendimenti potrebbero aumentare ulteriormente. Questo è il rischio principale ora per la Fed, poiché il target sull’inflazione media fa sì che le aspettative sull’inflazione siano disancorate.
• Le previsioni sul PIL prevedono un aumento del 6,5% nel 2021 rispetto alla proiezione di dicembre del 4,2%, con un’ulteriore crescita del 3,3% nel 2022 e del 2,2% nel 2023.

Inoltre, la Fed prevede anche che il tasso di disoccupazione scenderà al 4,5% entro la fine dell’anno. Questo potrebbe essere un dato molto impressionante, dal momento che il tasso di disoccupazione è stato del 13% durante il picco della pandemia di Covid-19. Nel 2022, la Fed prevede che il tasso di disoccupazione scenderà al 3,9%, per calare e poi al 3,5% l’anno successivo.

Vale la pena sottolineare che ci si aspetta che l’inflazione resti sotto controllo nel futuro prossimo. I tassi di riferimento dovrebbero rimanere vicini allo zero fino al 2024.

L’economia statunitense potrebbe essere sul punto di avere un boom. Abbiamo assistito ad un incremento del numero dei nonfarm payroll negli ultimi mesi, nonché ad un aumento del PIL su base mensile. Il pacchetto di stimoli di Biden è stato convertito in legge con 1,9 bilioni di USD pompati nell’economia, inclusi assegni di stimolo per i cittadini statunitensi e miliardi a sostegno delle piccole e medie imprese.

La sfida ora sarà quella di riuscire a stare al passo con l’inflazione. L’aumento dei rendimenti delle obbligazioni statunitensi ha continuato a causare disagio agli investitori. Da quando si è svolta la riunione della Fed, i rendimenti dei titoli del Tesoro USA a 10 anni sono saliti ai massimi da gennaio 2020.

Tuttavia, l’obiettivo sembra essere quello di mantenere la barra dritta e lasciare che l’economia faccia il suo corso.

Il tasso di cassa della Reserve Bank of Australia: è in arrivo una decisione importante?

Questa settimana la Reserve Bank of Australia prenderà una decisione sul tasso di cassa, dopo che il mese scorso era stato stabilito di mantenere i tassi al minimo storico.

Il governatore Phillip Lowe si è impegnato a non variare i tassi almeno fino al 2024, affermando che prima di quell’anno è improbabile una crescita dei salari in linea con l’inflazione target. Nel suo discorso di marzo, Lowe ha affermato che il tasso di crescita dei salari australiani è attualmente dell’1,4%, il più basso mai registrato, ma ha affermato di non vedere indicatori tali da affermare che arriverà al 3% prima del 2024.

Ciò nonostante, il PIL australiano è cresciuto costantemente con l’allentamento delle misure di lockdown con il ritorno di una certa normalità. Il PIL trimestrale è aumentato del 3,1% a dicembre, dopo il 3,6% del trimestre precedente.

I pacchetti di stimolo sono ancora determinanti per la ripresa in corso. Le obbligazioni sono uno strumento importante in questo processo. A causa della loro importanza, la RBA ha reso più costoso per gli speculatori svendere le obbligazioni, che sono fondamentali per lo stimolo politico. Per questo motivo è stata raddoppiata la commissione per il prestito di titoli di stato australiani con scadenza ad aprile 2023 e aprile 2024 a 100 punti base, il che determina un costo maggiore per gli speculatori che volessero vendere quelle obbligazioni prima del tempo.

Tutto ciò fa parte di una strategia più ampia per aiutare la RBA ad affrontare l’aumento dei rendimenti obbligazionari, ma anche per dare una risposta alle aspettative del mercato secondo cui la RBA potrebbe essere in procinto di allentare il suo impegno verso un obiettivo di rendimento dello 0,1%.

Il governatore Lowe ha affermato che la banca resta impegnata nell’obiettivo di rendimento a 3 anni e con le obbligazioni recentemente acquistate per supportare l’obiettivo, e continuerà a farlo se necessario. Inoltre, gli acquisti di obbligazioni nell’ambito di questo programma sono stati anticipati a metà marzo per favorire il buon funzionamento del mercato.

Deliveroo inizia gli scambi non condizionati

Deliveroo è stata quotata in borsa il 31 marzo e sarà disponibile per il trading incondizionato dal 7 aprile.

Finora, l’inizio è stato tutt’altro che entusiasmante per quella che è stata una delle IPO più attese dell’anno. Le azioni di Deliveroo hanno mosso i primi passi sul mercato in modo orribile, con un calo del 26% nel primo giorno di negoziazione dopo aver aperto a 3,90 GBP. Si tratta di un grosso passo falso iniziale, e ci saranno speculazioni su ciò che la vicenda dice del mercato in senso più ampio, sulla propensione degli investitori per le quotazioni, sullo stato dell’economia del Regno Unito, e via dicendo.

La vicenda riflette l’approccio cauto che i grandi fondi hanno mostrato verso il titolo, tra le preoccupazioni sulle pratiche di lavoro e sulla governance. Molti dei grandi fondi britannici non sono in gioco, il che è stato il primo punto fallimentare in questa storia.

Will Shu avrebbe potuto evitarlo, scegliendo una quotazione premium ed astenendosi dal desiderio di azioni tecnologiche per una struttura a doppia classe che lasci il potere al fondatore.

Le vecchie abitudini sono dure a morire, nonostante quello che vuole fare la Financial Conduct Authority. Potrebbero esserci implicazioni per i piani del governo e di Lord Hill per allentare le norme che regolano le quotazioni, ma probabilmente non saranno di carattere materiale. Semmai, ciò potrebbe indurre alcuni a voler ottenere il cambiamento più velocemente in modo che questo tipo di titoli tecnologici possa essere indicizzato – difficilmente Londra potrebbe apparire come il luogo in cui quotare un titolo tecnologico. Le vendite potrebbero anche essere state scoraggiate da alcune delle chiacchiere negative sui social media e sulla stampa: la narrativa è stata davvero negativa da quando è stata presentata l’IPO.

Principalmente, sebbene rifletta il fatto che anche valutando l’IPO nella parte inferiore dell’intervallo, Deliveroo ha chiesto un prezzo troppo alto per una piattaforma di consegna in perdita, collocata in un ambiente molto competitivo e con un percorso dubbio verso la redditività. Le richieste degli investitori sono state soddisfatte, ma il prezzo è stato semplicemente sbagliato.

I principali dati economici di questa settimana

I principali rapporti sugli utili di questa settimana