La settimana che ci aspetta: La Fed aumenterà i tassi di 100 punti base in previsione di una recessione?

La Federal Reserve si riunisce questa settimana per annunciare un altro aumento eccezionale dei tassi di interesse: l’unica domanda rimasta per i mercati è se sarà un aumento di 75 o di 100 punti base. La lettura avanzata del PIL del secondo trimestre ci dirà se gli Stati Uniti stanno entrando in una recessione tecnica e se i numeri dell’inflazione PCE completeranno una settimana importante per i dati statunitensi. Nel frattempo, la stagione degli utili a Wall Street è a pieno regime con giganti della tecnologia come Apple, Alphabet e Meta e titoli del settore industriale come Boeing, Ford e Caterpillar.

La Federal Reserve

I mercati si aspettano che il Federal Open Market Committee (FOMC) effettui un altro aumento eccezionale dei tassi dopo la riunione del 26-27 luglio. La domanda è quanto sarà consistente questo aumento: i mercati si aspettano un secondo rialzo di 75 punti base, ma valutano anche che ci sia una possibilità su tre di un aumento di un punto percentuale completo del tasso sui Fed fund. La Fed dovrà bilanciare le influenze contrastanti sul pensiero politico. Mentre l’inflazione nominale continua a salire ai massimi degli ultimi 40 anni e a superare le aspettative, le attese di inflazione e i prezzi delle materie prime si sono in qualche modo capovolti nel corso dell’ultimo mese. E mentre i dati sull’inflazione CPI continuano a crescere, l’inflazione PCE core è diminuita.

Il PIL negli USA

Giovedì è prevista la lettura anticipata della crescita del PIL degli Stati Uniti nel secondo trimestre. La stima del modello GDPNow della Fed di Atlanta per la crescita del PIL reale nel secondo trimestre del 2022 è del -1,6 % il 19 luglio, in calo rispetto al -1,5 % del 15 luglio. Se dovesse farlo, potrebbe segnalare che l’economia statunitense è entrata in una recessione tecnica, dopo che il PIL del primo trimestre è diminuito dell’1,4 % su base annua.

L’inflazione PCE

L’indicatore di inflazione preferito dalla Fed, l’indice principale delle spese per consumi personali (PCE), verrà reso noto venerdì. I dati pubblicati alla fine di giugno hanno mostrato che l’inflazione PCE, al netto di generi alimentari ed energia, è scesa al 4,7 % su base annua a maggio, in calo dal 4,9 % di aprile, con la lettura dell’inflazione core che ha raggiunto il picco del 5,3 % a febbraio. A maggio l’inflazione primaria PCE è stata stabile al 6,3 %, in calo rispetto al valore massimo registrato a marzo del 6,6 %.

Gli utili delle società a grande capitalizzazione

Questa settimana la stagione degli utili raggiunge il culmine, con i dati finanziari trimestrali delle società a più grande capitalizzazione e di una serie di titoli industriali del Dow Jones. Finora, circa quattro società su cinque nell’S&P 500 che hanno riportato i loro dati hanno superato le aspettative degli analisti. Fino a questo momento i guadagni non sono stati così male come si temeva e questo sta permettendo agli investitori di vedere il bicchiere mezzo pieno dopo settimane piene di preoccupazioni. Le aziende a grande capitalizzazione del settore tecnologico rappresentano il momento clou, con Apple, Amazon, Alphabet, Meta e Microsoft in evidenza. Nel frattempo, altri titoli del Dow Jones come McDonald’s, Coca-Cola, 3M, Intel, Procter & Gamble, Chevron e Boeing sono tra le società a grande capitalizzazione a fornire aggiornamenti sugli utili.

Dati chiave sugli utili

I principali dati economici