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La prossima settimana: Probabile pausa per Fed e Bank of England; trimestrali Apple
Settimana importante per le trimestrali con Apple che sarà l’highlight a Wall Street, mentre la Federal Reserve sarà capolista tra le decisioni delle banche centrali. La Bank of England e la Bank of Japan annunceranno a loro volta le decisioni di politica monetaria nei prossimi giorni, mentre i dati sui salariati extra agricoli verranno pubblicati in chiusura di settimana.
Lunedì
I dati sulle vendite al dettaglio australiani saranno il primo evento del calendario di questa settimana. Da diverse regioni emergeranno i dati preliminari IPC tedeschi in previsione del dato nazionale che verrà pubblicato per ora di pranzo. Il trend finora è incoraggiante, con l’IPC che all’ultima lettura era calato al 4.5% su base annuale a settembre dal 6.1% di agosto. Da monitorare anche il dato spagnolo sull’inflazione IPC. Pinterest e McDonald’s pubblicheranno le trimestrali alimentando l’interesse verso Wall Street.
L’aumento dei rendimenti obbligazionari globali continua a mettere pressioni sulla Bank of Japan per regolare la politica monetaria ultra accomodante. Il JGB a 10 anni ha raggiunto i massimi dell’ultimo decennio la scorsa settimana, forzando la BoJ verso ulteriori operazioni non programmate di acquisti di obbligazioni. Nonostante sia possibile che non effettui modifiche formali alla politica di controllo della curva dei rendimenti, potrebbe essere cauta nel segnalare un movimento all’orizzonte. La BoJ ha ripetuto più e più volte che manterrà la politica ultra accomodante fino a che l’inflazione non raggiungerà il 2% su base sostenibile e la lettura ponderata mediana anno su anno si è portata al 2% a settembre dall’1.8% di agosto. Il governatore Ueda ha segnalato in precedenza che la BoJ potrebbe revocare i tassi di interesse negativi quando il target del 2% sarà a portata di mano. Questo porterà la BoJ ad intervenire? Forse non oggi, ma se dovesse rivedere al rialzo le prospettive sull’inflazione, il mercato potrebbe prenderlo come un segnale di cambiamenti nel controllo della curva dei rendimenti e una prossima fine dei tassi negativi.
Si prevede che la Fed lasci invariati i tassi. Nonostante la Banca centrale abbia lasciato la porta aperta per un altro aumento dei tassi nel corso del 2023, i mercati hanno escluso con decisione che questo possa avvenire all’incontro del 31 ottobre/1° novembre. Sembra esserci un po’ di incertezza sulla crescita Q4, ma i trend di inflazione rimangono incoraggianti. La Fed ha già segnalato che sarà più da vedere per quanto a lungo i tassi rimarranno così restrittivi e non occorre preoccuparsi così tanto su un altro aumento. Prima della conferenza stampa con Jerome Powell, i trader monitoreranno l’ultimo rapporto sui salariati extra agricoli ADP, il PMI manifatturiero ISM e i dati sulle aperture di posti di lavoro JOLTS.
Si prevede che la Bank of England lasci invariati i tassi al 5.25% e segnali che gli stringimenti sono ormai conclusi. Nonostante l’inflazione sia rimasta ad un 6.7% a settembre, non si prevedono fuochi d’artificio all’incontro di novembre del Comitato di politica monetaria. I segnali di debolezza del mercato del lavoro stanno portando ad una revisione al ribasso delle prospettive di crescita e questi guideranno l’MPC. Il tasso di disoccupazione è aumentato al 4.2% da giugno ad agosto dal 4% registrato nel trimestre marzo-maggio, mentre sembrano emergere segnali di rallentamento dell'economia. Come nel caso della Fed, bisognerà vedere per quanto tempo la BoE mantenerà i tassi a questi livelli più che quanto ancora li aumenterà. Le trimestrali di Apple saranno l’highlight a Wall Street.
Il rapporto NFP sarà l’highlight, in quanto dobbiamo tenere a mente che la durata di tassi di interesse a questi livelli dipende dall’andamento del mercato del lavoro. Lo scorso mese il rapporto occupazionale si è attestato a +336.000 vs 170.000 previsti per il 33esimo mese di aggiunta di posti di lavoro, con revisioni al rialzo dopo diversi mesi di revisione al ribasso dei dati. Le revisioni hanno aggiunto 119.000 posti di lavoro a luglio e agosto. La crescita dei salari è stata la peggiore mensile dal febbraio 2022, per il più contenuto aumento anno su anno dal giugno 2021. Questo è un buon segno per la Fed. Da allora sono emersi segnali di cedimento sulle richieste settimanali di sussidi di disoccupazione, che sono attorno ai minimi di 9 mesi.
IT
