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Sarà una settimana impegnativa per i mercati, a cominciare dai verbali della riunione del FOMC di gennaio. L’atteggiamento di Powell è parso essere interventista, ma i verbali dovrebbero darci una visione più approfondita delle prossime mosse della Fed.

Bisognerà prestare attenzione anche ai dati sull’inflazione, inclusi gli ultimi PPI statunitensi e i dati sulle vendite al dettaglio. Anche il Regno Unito è al centro dell’attenzione mentre attendiamo una nuova lettura dell’indice CPI.

I verbali della riunione del FOMC sollevano il coperchio sul pensiero della Fed

È sempre bene farsi un’idea da parte degli addetti ai lavori, soprattutto se quegli addetti sono i membri del Federal Open Market Committee della Federal Reserve.

Il presidente Powell e i suoi colleghi nel FOMC pubblicano i verbali della riunione di gennaio di questa settimana.

Nelle dichiarazioni dopo il meeting, Powell ha adottato un tono aggressivo, chiarendo che la Fed era disposta a iniziare ad aumentare i tassi per domare la crescente inflazione negli Stati Uniti. Non ha nemmeno escluso l’aumento dei tassi a ogni successivo incontro della Fed nel corso dell’anno.

I punti chiave dei colloqui di gennaio del FOMC sono essenzialmente:

  • Gli acquisti di asset si concluderanno all’inizio di marzo
  • Sarà “presto opportuno” aumentare i tassi
  • La contrazione del bilancio della Fed si verificherà una volta che inizieranno gli aumenti dei tassi

Tutto in linea con ciò che ci aspettiamo. I verbali faranno maggiore chiarezza in merito ai pensieri e alle posizioni dei singoli membri del FOMC riguardo al progresso della politica.

L’indice PPI negli USA: i colli di bottiglia della logistica stanno iniziando a risolversi?

Gli indicatori che gli ostacoli alla catena di approvvigionamento si stanno risolvendo e che le merci viaggiano più liberamente potrebbero essere evidenti nel rapporto PPI statunitense di questa settimana.

Il rilascio di martedì descriverà in dettaglio lo stato degli input dei prezzi alla produzione per il mese di gennaio. Su base mensile, i prezzi sono aumentati a un ritmo moderato tra novembre e dicembre 2021, come registrato nella rilascio di gennaio 2022.

Un calo del costo delle merci ha contribuito a raffreddare l’inflazione dei costi a dicembre. Nel complesso, l’indice PPI è salito a dicembre solo dello 0,2% a dicembre, contro un aumento dell’1,0% a novembre. I prezzi delle merci sono scesi dello 0,4% dopo un precedente aumento dell’1,1%.

Nonostante il rallentamento su base mensile, l’indice è cresciuto del 9,7% su base annua, dopo un’accelerazione del 9,8% nel mese precedente.

Il rallentamento di dicembre ha dato qualche speranza che i colli di bottiglia della catena di approvvigionamento che hanno rallentato la logistica in tutto il mondo stiano iniziando a risolversi. Più materie prime stanno arrivando ai produttori più rapidamente e ad un ritmo più costante; almeno, questo è ciò che indicano i dati.

Un’indagine dell’Institute for Supply Chain Management di dicembre, a seguito della pubblicazione dei dati soft PPI, ha confermato quanto sopra. I produttori intervistati hanno riferito di aver ricevuto migliori consegne dai fornitori nel corso del mese.

L’inflazione dei prezzi al consumo, tuttavia, è al 7%, ai livelli più alti da 40 anni. Un migliore rapporto dell’indice PPI potrebbe indicare che le pressioni sui prezzi torneranno ad allinearsi? È possibile, ma c’è anche la possibilità che le aziende mantengano i prezzi alti per avere maggiori profitti e recuperare i costi operativi accumulati durante la pandemia.

L’indice CPI del Regno Unito: migliorerà a gennaio?

Restando sul tema dell’inflazione, esamineremo anche la situazione nel Regno Unito. I dati dell’indice dei prezzi al consumo nazionali relativi al mese di gennaio verranno resi noti mercoledì.

Finora, la situazione non è particolarmente brillante. L’inflazione dell’indice CPI ha raggiunto i livelli più alti degli ultimi 30 anni a dicembre, attestandosi al 5,4%. Il pubblico avverte il problema in quasi tutti i settori, con i costi di abbigliamento, cibo e carburante che continuano ad accelerare.

La Banca d’Inghilterra e il governatore Andrew Bailey sono un po’ in difficoltà. Da un lato, sta aumentando i tassi per rallentare la spesa e riportare l’inflazione verso l’obiettivo del 2%. Dall’altro, il fatto che la banca non sia riuscita ad agire in anticipo le ha creato un po’ di problemi a livello di pubbliche relazioni. Inefficace e titubante.

Inoltre, il fatto che i suoi recenti commenti sul fatto che i dipendenti pubblici non chiederanno aumenti di stipendio, fatti dal responsabile di una banca nazionale che guadagna oltre 575.000 GBP all’anno, non ha contribuito a fornire una buona immagine. Naturalmente, se i dipendenti pubblici faranno sciopero in massa, chiedendo e successivamente ottenendo aumenti salariali, l’inflazione probabilmente continuerà a imperversare, ma in un anno in cui la stragrande maggioranza dei cittadini britannici dovrà stringere la cinghia, non è un bella prospettiva.

Parlando in termini pratici dell’affrontare l’inflazione, si arriva agli aumenti dei tassi. Il prossimo molto probabilmente arriverà a marzo, quando i tassi aumenteranno di ulteriori 25 punti base, portando il tasso base allo 0,75%.

La pressione sulla Banca d’Inghilterra sta aumentando sempre più. Bailey e compagnia hanno ciò che serve per affrontare questa inflazione dilagante?

Le ricerche di mercato offrono un quadro più chiaro delle vendite al dettaglio negli Stati Uniti

Continuiamo parlando di inflazione, ma spostando l’attenzione sulla spesa al dettaglio.

L’ultima tornata di dati relativi alla spesa dettaglio negli Stati Uniti che riguardano il mese di gennaio, sarà resa nota mercoledì tramite il Census Bureau.

I dati del Census Bureau di dicembre, tradizionalmente uno dei mesi più caldi dell’anno per la spesa al dettaglio in virtù del Natale, hanno registrato un calo inaspettato. La variante Omicron e l’inflazione rovente sembrano essere i colpevoli.

Su base mensile, dicembre 2021 ha registrato un calo dell’1,9%: ben oltre lo 0,2% previsto dagli economisti intervistati da Bloomberg. La spesa totale ha fatto registrare un totale di 626,8 miliardi di USD.

Ma è questa la storia vera? A gennaio la National Retail Federation (NRF) ha riferito che a dicembre le vendite al dettaglio totali sono aumentate del 13,4% su base annua.

“I consumatori sono stati sostenuti da salari elevati e risparmi record e quest’anno hanno iniziato a fare acquisti prima rispetto al passato. Questo è in parte il motivo per cui abbiamo assistito a un calo delle vendite da novembre a dicembre”, ha dichiarato Matt Shay, presidente e CEO di NRF. “La NRF prevede un’ulteriore crescita per quest’anno e continueremo a concentrarci sulle sfide del settore presentate dal Covid-19, sulla catena di approvvigionamento, sui problemi della forza lavoro e sull’inflazione persistente”.

Perciò, in realtà, si tratta di un mese dalle prestazioni piuttosto buone per le vendite al dettaglio, o almeno così viene visto attraverso la lente degli aumenti su base annua.

Continua la stagione degli utili

Siamo ancora nel bel mezzo della stagione degli utili a Wall Street. Molte aziende a grande capitalizzazione devono ancora fare rapporto.

Le società che riferiranno a Wall Street questa settimana includono Airbnb, Walmart, NVIDIA e Cisco.

Assicurati di controllare il nostro calendario degli utili per sapere chi sta riferendo e quando durante questa stagione degli utili.

Oppure continua a scorrere per dare un’occhiata alle migliori aziende quotate a Wall Street che riferiscono questa settimana.

Top Wirtschafts-Daten

Date  Time (GMT)  Asset  Event 
Tue 15-Feb  12:30am  AUD  Monetary Policy Meeting Minutes 
  10:00am  EUR  ZEW Economic Sentiment 
  10:00am  EUR  German ZEW Economic Sentiment 
  1:30pm  USD  PPI m/m 
  1:30pm  USD  Core PPI m/m 
  1:30pm  USD  Empire State Manufacturing Index 
       
Wed 16-Feb  7:00am  GBP  CPI y/y 
  1:30pm  CAD  CPI m/m 
  1:30pm  CAD  Common CPI y/y 
  1:30pm  CAD  Median CPI y/y 
  1:30pm  CAD  Trimmed CPI y/y 
  1:30pm  USD  Core Retail Sales m/m 
  1:30pm  USD  Retail Sales m/m 
  2:15pm  USD  Industrial Production m/m 
  3:30pm  OIL  US Crude Oil Inventories 
  7:00pm  USD  FOMC Meeting Minutes 
       
Thu 17-Feb  12:30am  AUD  Employment Change 
  12:30am  AUD  Unemployment Rate 
  1:30pm  USD  Philly Fed Manufacturing Index 
  1:30pm  USD  Unemployment Claims 
  3:30pm  GAS  US Natural Gas Inventories 
       
Fri 18-Feb  7:00am  GBP  Retail Sales m/m 
  1:30pm  CAD  Core Retail Sales m/m 
  1:30pm  CAD  Retail Sales m/m 
  3:00pm  USD  Existing Home Sales 

 

Wichtige Einkommensdaten

Mon 14 Feb  Tue 15 Feb  Wed 16 Feb  Thu 17 Feb  Fri 18 Feb 
Arista Networks (ANET)  Airbnb (ABNB)  Barrick Gold (GOLD)  Fiverr International (FVRR)   Deere & Co (DE) 
         
  Roblox Corporation (RBLX)  The Kraft Heinz Co (KHC)  Palantir Technologies (PLTR)    
         
  Upstart Holdings (UPST)  Shopify (SHOP)   Walmart (WMT)   
         
    The Trade Desk (TTD)  Liberty Global Class A (LBTYA)   
         
    Applied Materials (AMAT)   Roku Inc (ROKU)   
         
    Cisco Systems (CSCO)     
         
    NVIDIA (NVDA)     
         
    QuantumScape (QS)      

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La prossima settimana: L’occupazione USA probabilmente guiderà il sentiment sul mercato questa settimana.

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