La BoJ farà una sorpresa di Natale? 

Ecco i principali eventi di questa settimana: 

 Dopo l’intensa attività delle banche centrali della scorsa settimana, la Bank of Japan prenderà le redini questa settimana definendo cosa servirà per normalizzare la politica il prossimo anno. L’inflazione PCE core USA, la metrica preferita dalla Fed, sarà il dato più importante pubblicato prima delle feste natalizie. L’inflazione britannica probabilmente definirà le aspettative sui tagli dei tassi da parte della Bank of England. 

Lunedì  

 L'economia tedesca si è avviata verso il 2024 in modo stentato. L'ultima indagine sul clima economico dell'Ifo in Germania fornirà un’indicazione finale della fiducia delle imprese per il 2023. La flessione del settore manifatturiero tedesco sembra essersi attenuata a novembre e l'ultimo sondaggio ha registrato un leggero miglioramento. Le aspettative di un taglio dei tassi da parte della Banca centrale europea per il 2024 contribuiranno a rafforzare ulteriormente il sentiment? 

Martedì  

Riunione della Bank of Japan: anche quest'anno la banca centrale sorprenderà i mercati verso Natale come già avvenuto nel 2022? Forse anche no. Alcune fonti hanno indicato che la BoJ non vede la necessità di porre fine ai tassi negativi a dicembre, in quanto non ha prove di un'inflazione sostenibile e deciderà quindi quando premere il grilletto per porre fine ai tassi negativi sulla base dei dati all'ultimo minuto. Si tende quindi a ritenere che la BoJ sia disposta ad aspettare ancora un po' prima di normalizzare la politica, ma la Banca centrale giapponese è abituata a sorprendere i mercati con mosse inaspettate. Al momento i mercati prevedono un rialzo dei tassi entro la fine di aprile. 

Mercoledì  

I trader della sterlina osserveranno l'ultimo rapporto sull'inflazione britannica (IPC) alla ricerca di indizi sulle prospettive di politica monetaria per il 2024 della Bank of England, con tagli attualmente previsti per il mese di giugno.  La scorsa settimana la crescita dei salari è calata e i mercati hanno poi previsto un taglio dei tassi più presto anche se l'inflazione rimane ostinatamente più alta rispetto ad altri paesi.  L’inflazione core nel Regno Unito si è attestata al 5.7%, ben superiore alla media e indica che la BoE ha un problema se vuole tagliare i tassi. Il tasso headline dello scorso mese del 4.6% è risultato però migliore del previsto. Da monitorare anche le vendite di case esistenti negli USA e l’ultima indagine sulla fiducia dei consumatori della Conference Board. 

Giovedì  

 La lettura finale del PIL per il Q3 degli Stati Uniti viene pubblicata insieme ai dati settimanali sulle richieste di sussidi di disoccupazione, con questi ultimi che forniscono una visione più lungimirante sullo stato di salute dell'economia statunitense.  Gli operatori analizzeranno anche l'indice manifatturiero della Fed di Philadelphia, dopo che un nuovo calo a novembre ha evidenziato una persistente debolezza. I dati sulle vendite al dettaglio canadesi saranno di interesse per coloro che operano sui cross CAD, mentre i dati sull'inflazione nazionale IPC core del Giappone influenzeranno il JPY dopo la decisione della BoJ all'inizio della settimana. 

Venerdì  

 L'ultimo giorno di contrattazioni prima della pausa natalizia potrebbe essere tranquillo, con i desk potrebbero registrare un’uscita anticipata. Tuttavia, non mancheranno i dati. Tra le release del giorno avremo i prezzi all’importazione in Germania, le vendite al dettaglio nel Regno Unito e i dati sul PIL canadese. Tuttavia, sarà l’indice di inflazione PCE core dagli USA a rubare la scena. Lo scorso mese si è registrato un calo dal 3.7% al 3.5%, pari al +0.2% mese su mese, indice di un raffreddamento delle pressioni sui prezzi. Tuttavia, il livello assoluto di inflazione rimane troppo elevato per la Fed.