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Venerdì Jan 12 2024 11:21
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L’appuntamento annuale del World Economic Forum a Davos è per questa settimana. In cima all’agenda ci sono i rischi dell’IA per le elezioni, i cambiamenti climatici e il trend generale di deglobalizzazione. Gli investitori presteranno attenzione ai risultati delle elezioni di Taiwan, che potrebbero essere critici per le relazioni tra Stati Uniti e Cina. Dal fronte dei dati del mercato avremo i dati sulle vendite al dettaglio negli USA che forniranno indicazioni sull’andamento dei consumi nella più grande economia al mondo. Nel frattempo la stagione degli utili a Wall Street continua con ulteriori banche che pubblicheranno le trimestrali.
Il rischio che l’esito delle elezioni sia in qualche modo condizionato dall’intelligenza artificiale è in cima all’elenco dei rischi per il 2024 secondo un sondaggio condotto prima dell’inizio del World Economic Forum (WEF) che si terrà a Davos questa settimana. Il “Global Risks Report 2024” del World Economic Forum sottolinea le preoccupazioni degli investitori in un anno critico per le elezioni a livello globale, dall’India alla UE, fino agli Stati Uniti e al Regno Unito. A tale proposito, gli investitori si troveranno a digerire i risultati delle elezioni di sabato a Taiwan, che saranno fondamentali per le relazioni tra Stati Uniti e Cina. Inusualmente è diventata una corsa a tre, complicando l'abituale inquadramento delle elezioni, che vengono ora viste come un referendum sulla vicinanza con la Cina continentale. Nel frattempo si prevede che Pechino prenda una decisione sui tassi di riferimento per i prestiti a 1 e 5 anni.
In giornata verranno pubblicati i dati finali sull’inflazione IPC in Germania, che dovrebbero confermare che il tasso ha visto una nuova accelerata a dicembre. Inoltre verrà pubblicato anche il sentiment economico ZEW in Germania. Nel Regno Unito, i trader della sterlina monitoreranno gli ultimi dati sulla disoccupazione e i dati sui salari. Successivamente avremo i dati sull’inflazione IPC mensile dal Canada e i dati dell’indice manifatturiero Empire State dagli Stati Uniti. Avremo inoltre aggiornamenti commerciali da Experian e Ocado nel Regno Unito, mentre la stagione degli utili a Wall Street continua con ulteriori banche che pubblicheranno le trimestrali.
Trimestrali: Goldman Sachs (GS), Morgan Stanley (MS)
La seduta asiatica vedrà una serie di dati economici dalla Cina, che definiranno il tono della giornata. In particolare verranno pubblicati i dati sulla produzione industriale, i dati sul PIL, sulle vendite al dettaglio e i dati sugli investimenti in immobilizzazioni. I dati IPC sull’inflazione nel Regno Unito daranno struttura alla seduta europea in attesa dei dati finali sull’inflazione nell’area euro. Il recente aumento dell’inflazione ha fatto sorgere dubbi circa le tempistiche di taglio dei tassi nel 2024 da parte della BCE e altre banche centrali. L'attenzione passerà alla seduta nordamericana con i dati aggiornati sulle vendite al dettaglio USA, che forniranno una panoramica dello stato di salute dei consumi nella più grande economia mondiale.
In Australia verrà pubblicato il rapporto sull’occupazione, mentre in Europa avremo il sondaggio sulle condizioni del credito della BoE e i verbali dell’incontro di politica monetaria della BCE. Negli Stati Uniti, i dati sulle concessioni edilizie e l’indice manifatturiero della Fed di Philadelphia saranno i principali highlight. L’indice della Fed di Philadelphia è calato drasticamente a dicembre, con l’indice dell’attività generale che è passato dai -5.9 di novembre a -10.5, per la 17esima lettura sotto zero negli ultimi 19 mesi. I dati settimanali sulle scorte di gas naturale e di petrolio greggio verranno pubblicati prima del rapporto sull’inflazione IPC core nazionale giapponese che uscirà in nottata. La recente decelerazione dell’IPC core di Tokyo ha alleviato le pressioni sulla Bank of Japan, spingendo così il Nikkei e il Topix ai massimi di 34 anni.
Trimestrali: Taiwan Semiconductor (TSM)
Da monitorare abbiamo il sondaggio sulle aspettative sull’inflazione della UoM, che ha registrato un notevole calo di recente. Le aspettative sull’inflazione per l'anno a venire sono calate dal 4.5% di novembre al 3.1% di dicembre, ai minimi che non si vedevano dal marzo 2021. A sottolineare questa tendenza, le aspettative mediane di inflazione della Fed di New York sono diminuite su tutti gli orizzonti, con la previsione a un anno che è scesa dal 3.4% al 3.0%, mentre quella a 3 anni è passata dal 3.0% al 2.6%, anche in questo caso ai minimi di 3 anni. In giornata verranno pubblicati i rapporti sulle vendite al dettaglio nel Regno Unito e in Canada, mentre le ultime trimestrali della settimana concernono il colosso dei servizi per pozzi petroliferi Schlumberger.
Trimestrali: SLB (SLB)