La prossima settimana: L’inflazione USA guiderà la politica della Fed

Con la Federal Reserve che si appresta ad entrare in una nuova fase di dipendenza dai dati, tutti gli occhi questa settimana saranno puntati sui dati sull’inflazione USA per capire quanto la banca centrale potrà alzare ancora i tassi e quando potrebbe sospendere gli aumenti. “La realtà è che reagiremo ai dati” ha dichiarato Powell la scorsa settimana, aggiungendo che la Fed potrebbe dover alzare i tassi “più di quanto prezzato” dai mercati. I due rapporti distinti previsti per questa settimana sull’inflazione saranno fondamentali per decidere i prossimi passi della Fed.

Ecco i principali eventi di questa settimana:

Lunedì

Dal fronte dell’inflazione, nelle prime ore di lunedì verranno pubblicati i dati IPC dalla Svizzera. L’Eurogruppo, che vede riunirsi i ministri delle finanze dell’area euro, si incontrerà a Bruxelles, mentre in giornata verranno pubblicati i dati sull’inflazione all’ingrosso in Germania. Più tardi verrà pubblicato l’indice preliminare dei prezzi (PIL) in Giappone.

Trimestrali: Arista Networks (ANET), Palantir Technologies (PLTR)

Martedì

I dati sull’inflazione USA sono il principale evento della settimana, con i mercati che sono alla ricerca di ulteriori segnali di disinflazione. L’IPC è calato al 6.5% dal 7.1% il mese scorso, alimentando le speranze che la Federal Reserve possa rallentare e sospendere i rialzi. Molti monitoreranno il livello di inflazione core mese su mese, attualmente al +0.3%. Le aspettative sull’inflazione in Nuova Zelanda verranno pubblicate nella notte, prima degli ultimi dati sulla disoccupazione e sui salari dal Regno Unito, che potrebbero pesare sulle cross GBP mentre il mercato cercherà di anticipare i prossimi passi della Bank of England.

Trimestrali: Coca-Cola (K), Airbnb (ABNB), Upstart Holdings (UPST)

Mercoledì

Nella giornata di mercoledì riceveremo ulteriori dati USA, tra cui le vendite al dettaglio e l’indice manifatturiero Empire State. L’attività delle imprese ha registrato una netta contrazione nello stato di New York secondo l’indagine del gennaio 2023. L’indice delle condizioni generali delle imprese headline è calato di 22 punti a -32.9, ai minimi dal maggio 2020, in piena pandemia. Nel frattempo le vendite al dettaglio hanno riportato il peggior calo in un anno a dicembre, cedendo l’1.1% (core -0.7%), tra segnali che l’economia USA sta perdendo momentum.

Trimestrali: Barrick Gold (GOLD), Kraft Heinz (KHC), Shopify (SHOP), Cisco Systems (CSCO), Roku (ROKU), Twilio (TWLO), Barclays (BARC)

Giovedì

L’inflazione riportata dall’indice dei prezzi alla produzione (IPP) USA sarà d’interesse per gli investitori che valuteranno questo indice predittivo per avere dettagli sull’inflazione. A dicembre l’IPP ha registrato un +6.2%, in netto calo dal 7.3% di novembre, per il calo più marcato in quasi due anni. Gli orsi del dollaro e i tori dell’azionario spereranno in ulteriori segnali di deflazione a questo giro.

Trimestrali: Applied Materials (AMAT)

Venerdì

Alla luce dell’intervento pubblico del governatore della Reserve Bank of Australia Lowe, le cross AUD potrebbero vedere una certa azione. All’inizio della seduta europea verranno pubblicati i dati aggiornati sulle vendite al dettaglio nel Regno Unito, con a seguire i dati sull’inflazione IPC in Francia. La seduta USA sarà piuttosto tranquilla, eccezion fatta per l’indice predittivo della Conference Board e potenzialmente il primo rapporto biennale di politica monetaria della Fed.