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I mercati azionari globali si apprestano ad abbracciare il mese di ottobre dopo un altro mese difficile, che ha visto il forte selloff dei mercati obbligazionari pesare sul sentiment. L’azionario dei mercati sviluppati è crollato dopo che i rendimenti dei titoli di Stato sono schizzati a massimi pluriennali, con la mini manovra fiscale nel Regno Unito che ha acceso la miccia nella polveriera dei mercati del reddito fisso. Wall Street ha raggiunto nuovi minimi da inizio anno dopo che il decennale USA ha toccato il 4%, mentre il DAX di Francoforte ha toccato i minimi degli ultimi due anni a causa del crollo della fiducia dei consumatori, della retorica sempre più hawkish della banca centrale e delle continue preoccupazioni per il mercato dell’energia. Inoltre, abbiamo assistito ad un presunto sabotaggio del gasdotto Nord Stream, mentre le elezioni in Italia hanno visto la vittoria di un governo di destra che potrebbe rivoluzionare le relazioni con il resto dell’Unione europea.

Trimestrali

La stagione delle trimestrali supporterà il mercato o sarà l’ultima roccaforte ad alzare bandiera bianca? Finora la maggior parte dei cali del Nasdaq (-33% dal massimo) e dello S&P 500 (-24%) è legata all'aumento dei tassi da parte della Federal Reserve. Finora le trimestrali hanno retto abbastanza bene, ma ci sono segni di crepe.

L'impennata del dollaro potrebbe portare a far crollare gli utili negli USA. Morgan Stanley nota: “Su base annua, il DXY è avanzato del 21% e continua ad avanzare. In base alla nostra analisi, secondo cui ogni variazione dell'1% del DXY ha un impatto di circa il -0.5% sugli utili dello S&P 500, gli utili dello S&P 500 del 4° trimestre subiranno una forza contraria di circa il 10% a parità di altre condizioni”.

Sembra che gli analisti siano eccessivamente ottimisti. Gli analisti del settore prevedono che lo S&P 500 cresca del 25.7% nei prossimi 12 mesi secondo FactSet.

Un passo indietro nella manovra?

Il Regno Unito è stato al centro dell’attenzione di recente e la situazione non è destinata a cambiare nelle prossime settimane. Il forte selloff dei Gilt e della sterlina in seguito alla mini manovra del nuovo Cancelliere Kwasi Kwarteng è ormai ben documento.

Ma verrà fatto un passo indietro e la Bank of England sarà costretta ad intervenire?

In un raro attacco alla politica fiscale domestica, il FMI si è espresso. “Alla luce delle forti pressioni inflazionarie in molti paesi, tra cui il Regno Unito, non raccomandiamo grandi pacchetti fiscali non mirati a questo punto” ha dichiarato il FMI in una ripresa evidente al Cancelliere. “È importante che la politica fiscale non contrasti la politica monetaria”.

Il Cancelliere ha promesso di annunciare riforme legate all’offerta di medio termine a novembre, ma l’andamento del mercato potrebbe forzare la mano e portarlo ad intervenire prima. Nel frattempo, la Bank of England potrebbe comunque optare per un aumento dei tassi prima del prossimo incontro ufficiale se le condizioni finanziarie dovessero peggiorare ulteriormente con un aumento dei rendimenti dei Gilt e un calo della sterlina.

Banca centrale europea

La Banca centrale europea (BCE) dovrebbe aumentare i tassi di interesse di 75 punti base al prossimo incontro previsto per la fine di ottobre. “Faremo ciò che dovremo, ovverosia continuare ad alzare i tassi di interesse nei prossimi incontri” ha dichiarato la presidente della BCE Christine Lagarde questa settimana. Altri policy maker hanno segnalato a loro volta che la BCE inizierà ad aumentare il ritmo dei rialzi dei tassi per combattere l’inflazione nell’area euro. La BCE annuncerà la politica il 27 ottobre.

OPEC+

Con i prezzi del greggio che sono calati ai minimi da gennaio nel mese di settembre, l’OPEC+ potrebbe aumentare i tagli alla produzione all’incontro di questo mese. All’ultimo incontro si è deciso di ridurre la produzione di 100.000 barili al giorno, ma il calo dei prezzi suggerisce che c’è ancora margine per tagliare. Alcune fonti suggeriscono che la Russia spingerà per un taglio di 1 milione di barili al giorno all’incontro dell’OPEC e dei suoi alleati il 5 ottobre.

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